Il mese scorso abbiamo parlato dell’isolamento termico. Questo mese ci occuperemo di un altro tipo di isolamento, quello acustico, e della sua relazione con i serramenti. Prima di addentrarci nello specifico del nostro settore, cerchiamo di capire come si regolamenta l’isolamento acustico.
I parametri per la “determinazione dei requisiti acustici passivi degli edifici” sono regolamentati dal DPCM 05-12-1997 e specificano in maniera chiara quale deve essere la capacità di isolamento acustico di un edificio, dividendoli per destinazione d’uso.
Nella tabella che vedete qui sopra – divisa per categorie di edifici – ci sono cinque parametri. La categoria R indica il potere fonoisolante, la categoria D l’isolamento di facciata, normalizzato rispetto al tempo di riverbero. Le categorie L indicano la quantità di rumore che possono produrre impianti a funzionamento continuo – riscaldamento, condizionamento – e quelli a funzionamento discontinuo, come ascensori e scarichi. Al contrario delle categorie R e D, dove sono indicati i decibel minimi di resistenza, nella categoria L si definiscono i decibel massimi di emissione dei vari apparecchi.
Di sicuro le finestre, i vetri e i cassonetti sono l’elemento che più determina la protezione acustica delle finestre.
Un vecchio serramento, con vetrocamera tradizionale, privo di guarnizioni di tenuta e come un foro aperto al rumore della strada.
Attenzione ai particolari come in una catena, l’anello debole sarà quello che condiziona il comportamento dell’intero e solo un serio progettista vi consiglierà correttamente il giusto vetro, l’apertura minima di guarnizione, la soluzione corretta per il vostro cassonetto.
Non solo: dopo aver consigliato, eseguirà un lavoro di posa a regola d’arte, perché un montaggio approssimativo vanificherebbe tutti i soldi spesi.